Nome volgare: Zucca selvaticaFamiglia: Cucurbitacee
Caratteristiche: Pianta erbacea vivace con una robusta
radice carnosa a fittone da cui si origina un fusto sottile rampicante,
munito di robusti cirri, lungo da due a quattro metri e spesso peloso
e ispido.
Le foglie, alterne, hanno un robusto picciolo, sono palmato-lobate,
la forma ricorda quelle dell'Edera, l'apice dei lobi è spesso
ottuso, la base è cuoriforme; la superficie è coperta
da peli rigidi che la rendono ruvida al tatto.
I fiori sono riuniti in racemi posti all'ascella delle foglie; vi
sono piante con fiori maschili e piante con fiori femminili; i fiori
hanno il
calice a tubo diviso in cinque lobi triangolari, la corolla gialla
è anch'essa divisa in cinque lobi ovali lanceolati; il frutto
è una bacca rossa della grandezza di un pisello
Habitat: Diffusa nelle stazioni aride e sabbiose incolte
e nei ruderati. 0-800 m. Aprile giugno
Proprietà farmaceutiche: La droga ricavata
dai frutti veniva usata nelle uremie, edemi polmonari ed anche dagli
avvelenamenti da narcotici.
Proprietà purgative, emetiche, emmenagoghe,vermifughe. E' sconsigliato
l'uso domestico
Uso in cucina: Seppur sia comune l'uso di alcune punte
in aggiunta ad altre erbe per preparare minestre e frittate primaverili,
bisogna tener presente che tutta la pianta è velenosa, in particolare
le bacche che rimangono attaccate ai piccoli fusti anche molto tempo
dopo che le foglie sono avvizzite: si ritiene, infatti, che ne bastino
una quindicina per uccidere un bambino che le ingerisca. Questa specie
si arrampica sulle siepi per mezzo di viticci che nascono alla base
dei piccioli fogliari e che, quando toccano un ramoscello, vi si avvinghiano.